Help Japan

 L’orto dei Sogni: un aiuto per i bambini di Fukushima

 Il progetto Seminare buona salute e vitalità, far crescere i sogni: l’Italia per i bambini di Fukushimaprevede
un mese di soggiorno estivo di gruppo in Italia, paese dalle mille
risorse e ricco di natura. I partecipanti sono bambini di età compresa
fra gli 8 e i 12 anni. Si tratta di bambini vittime non solo delle
conseguenze del terremoto e dello tsunami, ma anche della dimensione di
incertezza relativa al loro futuro e alla loro salute, provocata dalle
radiazioni. A loro vogliamo fornire tre opportunità: la possibilità di
giocare spensierati a contatto con la natura; alimenti genuini e locali,
condividendo il piacere dello stare a tavola insieme; un programma che
stimoli curiosità e creatività, grazie al contatto con culture diverse.
Attraverso queste esperienze, vogliamo aumentare il loro vigore
psico-fisico e favorire la loro crescita come cittadini globali.
Altro concetto importante del nostro progetto è quello di comunicare
agli italiani la cultura e lo spirito del Giappone e, allo stesso tempo,
veicolare in Giappone, attraverso i bambini ospitati, la ricchezza
della cultura italiana, che noi giapponesi da tempo residenti in Italia
abbiamo potuto apprezzare. Promuovere l’incontro meraviglioso fra due
paesi e un caloroso scambio internazionale.

Scopri cosa puoi fare sul sito OrtodeiSogni.org

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Vi avevo promesso che qualcosa avrei fatto e che non sarei rimasta con le mani in mano.
In effetti la volontà smuove i monti e sono riuscita ad organizzare qualcosa di davvero unico.
In collaborazione con il ristorante SoSushi Rho ecco a voi l’Hanami, ovvero festeggiamo la fioritura dei ciliegi come in Giappone. E a buon motivo, visto che il ricavato della cena e le paghe delle persone che lavoreranno per questa serata, me compresa (ed ovviamente con il consenso degli altri lavoranti!! 😀 ), verranno devoluti alla Croce Rossa Italiana a favore dell’emergenza giapponese.

Ho disegnato un loghetto apposito:

Ho fortemente voluto questo evento insieme alla mia amica Elena del ristorante, per sentirci davvero partecipi e fare qualcosa per aiutare. Penso che avrei potuto donare dei soldi ed ottenere lo stesso risultato con il minimo sforzo. Ma non è così, non mi sarei sentita con la coscienza a posto. Credo che il fatto di impegnarsi in prima persona e donare non solo soldi, ma tempo, dedizione, pensiero e fatica dia un significato profondo e contribuisca allo sviluppo di energia positiva globale di cui abbiamo davvero tutti bisogno, non solo i giapponesi, in questo momento.

Ora veniamo a noi, sto preparando decorazioni a sakura come una matta di notte tagliando nel cartoncino milioni di petali rosa, abbiamo trovato dei bentobox carinissimi per la serata e non sto a dirvi i salti mortali per riuscire a conciliare tutto!!
Sarò in cucina a spadellare il tipico contenuto del bento giapponese (o schiscetta milanese, o portapranzo!) insieme a due meravigliose signore, cuoche, giapponesi di cui ho un misto di timore e reverenza adorante.
Il menu è più o meno quello che vi indico qui sotto, salvo problemi dell’ultimo momento… L’idea è quella di riprodurre un tipico hanami, cioè il momento in cui ci si ferma per un giorno a contemplare la bellezza della natura nella forma di meravigliosi ciliegi in piena fioritura e si riflette su quanto ci sia di bello al mondo, ai nuovi inizi, alla rinascita di un nuovo anno nella primavera. La cena verrà servita nei bento e alla fine della serata potrete portarvelo a casa 🙂

Questo è dunque il menu:

– Tsukune (polpette di pollo alla griglia o in padella)
– insalata di patate giapponese (patate bollite, cipollotti, mayo, wasabi)
– tamagoyaki (frittata dolce giapponese)
– onigiri
– carote al miele
– rotolini di spinaci e prosciutto 
– mini wurstel a forma di polipo
– Ingen no goma-ae (fagiolini bolliti con condimento al sesamo)
– pomodorini ciliegia….etc etc..

The verde a volontà
e …..dolce a sorpresa!

L’Hanami si terrà il 6 aprile alle 20.30 presso il SoSushi RHO, la prenotazione è obbligatoria e potete farla a questo indirizzo email specificando che arrivate dal blog Food&Crafts.

Vi aspetto numerosi mi raccomando!!

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Col Cuore là

Ho mantenuto un silenzio piuttosto assordante qui sul blog mentre chi mi ha incontrato in questo weekend è stato travolto dal pianto e dalla mia tristezza.

Ho da sempre un legame molto particolare col Giappone. Mi sento molto più vicina a loro di quanto io mi senta italiana a volte.
Da venerdì in un sentimento quasi morboso non posso fare a meno di guardare la diretta della NHK e piangere.
Ho letto molte cose in questi giorni, solidarietà, riflessioni, accidenti contro la natura, strumentalizzazione del dolore altrui a fini politici. L’unica cosa che veramente mi colpisce al cuore è sapere che a 12mila chilometri, in un posto che amo profondamente e di cui ho una terrificante nostalgia ci sono persone vere che hanno perso tutto, non hanno nient’altro che una ciotola di riso distribuita dalla protezione civile per sfamarsi, sono al freddo e al buio e ciononostante mantengono una dignità di fronte alla tragedia che io che non sono fisicamente coinvolta non sono riuscita a mantenere.

Ho letto oggi il post di una ragazza tailandese in giappone di un blog che seguo, e mi ha molto colpito. Vi consiglio di leggerlo con attenzione, riflette speranza nel buio.
Four days after the quake – A very purple person
Forse è davvero questa la forza umana, reagire in modo positivo davanti alle difficoltà, ricordandosi che non si è soli.
Tutto il mondo ora senza distinzioni di credo politico, colore o religione sta piangendo i morti e compartecipando il dolore giapponesi.
Questo ha un qualche valore per me.

Un paio di notizie tecniche:

L’associazione di cultura giapponese Ochacaffè, di cui faccio parte, sta raccogliendo fondi pro giappone offrendo la tessera a chi dona almeno 15 euro alla Croce Rossa Italiana, inoltre io in quanto responsabile della sezione Lombarda sto organizzando un evento pro giappone, maggiori notizie nei prossimi giorni, tutto l’aiuto è fortemente apprezzato!

sito Ochacaffè http://www.cultura-giapponese.it/
e su Facebook: http://www.facebook.com/Giappone.Italia

Rossella in questo post raccoglie molte iniziative dedicate al giappone: http://machetiseimangiato.com/2011/03/help-giappone/

Arte per aiutare il giappone: http://abduzeedo.com/art-support-japan 

Siccome non mi piace stare con le mani in mano, a parte l’evento, partecipo a modo mio con quello che so fare:

un antico proverbio giapponese dice che chi assaggia un nuovo piatto
allunga la sua vita di settantacinque giorni.

Allungate la vostra vita e pregate per i nostri amici giapponesi provando a cucinare un nuovo piatto giapponese nei prossimi giorni. 

Qui trovate l’elenco delle ricette giapponesi presenti su questo blog: http://www.foodandcrafts.it/search/label/giappone, non ha importanza se la ricetta non e’ mia, cucinate, fotografate e speditemi una foto, le collezionerò in un pdf e poi chissà forse riusciremo a farne qualcosa di interessante.

Non ci sono regole o banner da pubblicare o link back da mettere, e’ tutto a vostra discrezione.
C’e’ solo amore e positività.

Ieri sera ho cucinato questo donburi con la speranza che almeno i pensieri positivi aiutino a guarire il mondo e facciano sentire amati e fortemente pensati coloro che sono in difficoltà in questo momento.

Ecco qui il Chuukadon, una ciotola di riso con carne e verdure saltate stile teriyaki.

Per due persone:


riso bianco gohan: un pugnetto a testa
200 gr petto di pollo
mezzo peperone giallo e mezzo rosso
una zucchina piccola
mezza cipolla
una carota piccola
6 fagiolini tipo piattoni o una manciata di fagiolini
un cipollotto
un pezzo di zenzero da un cm


2 cucchiai di zucchero di canna
3 cucchiai di mirin
3 cucchiai di salsa di soia
3 cucchiai di sake da cucina (o martini dry)
semi di sesamo bianco
Nanami togarashi o sansho (pepe giapponese)
salsa di soia e mirin a parte per la marinata (altri due/tre cucchiai di ognuno)

Mettete a marinare il pollo in parti uguali di mirin e salsa di soia in una busta per surgelati per mezzora in frigo.
Cuocete il riso gohan nel solito modo e tenetelo in caldo.
Tagliate a pezzi da due cm i fagiolini, affettate il verde del cipollotto ad anellini e tagliate a striscioline tutte le verdure. Tagliate a fiammifero lo zenzero o per un sapore più deciso, grattuggiatelo.
Scolate e gettate la marinata, tagliate il pollo a strisce di un paio di cm di lunghezza.

In una padella antiaderente scaldate a fuoco alto il mirin, la salsa di soia, il sake e lo zucchero fino a che non fara’ delle bollicine. Soffriggete le verdure per qualche minuto saltandole bene in padella ed aggiungendo un cucchiaio di acqua se la salsa dovesse asciugarsi troppo.
Dopo 4 minuti aggiungete il pollo e continuate a saltare a fiamma alta finchè il pollo non avrà assunto un bel colore bruno. Togliete dal fuoco e disponete sulle ciotole di riso bianco caldo. Condite con una manciata di semi di sesamo e una spruzzata di sansho o nanami togarashi (mix di spezie giapponesi e scorze di agrumi essiccate).

Ittadakimasu.

E Ganbatte.