Da quando ho ripreso in mano la macchina da cucire sto cercando di cucirmi dei vestiti che mi facciano stare bene “nei miei panni”. Nella moda curvy, è difficile trovare qualcosa che stia bene addosso e che non sembri un sacco raffazzonato alla bell e meglio. Ne parlavo già anni fa, nel 2008: Piccolo sfogo.
Quest’estate, complice la pandemia e un po’ di ferie da smaltire a casa, ho avuto molto tempo libero e mi sono cucita parecchie cose, tra pantaloncini, bluse e vestiti. Questa giacca tra tutte però è quella che più di tutti i capi mi ha dato una incredibile soddisfazione istantanea non appena uscita da sotto la macchina da cucire.

Lo stile
Ne ho viste molte in giro sui siti web e sui giornali, questo tipo di giacca squadrata un po’ ampia è dappertutto: la chiamano “Carpenter jacket” o “boxy jacket”, con le tascone davanti ho pensato fosse perfetta da cucire per l’autunno. Essendo poi ampia, la potrò utilizzare anche con un maglioncino sotto, per sfruttarla ad ottobre.
Avevo paura che fosse troppo sformata e facesse il famoso effetto sacco, invece devo dire che mi sono sorpresa allo specchio: mi piace moltissimo il modello, copre il giusto nascondendo il giusto ma non ottenendo l’effetto opposto. Anzi devo proprio dire che mi sento bene nel vestirla: finalmente un capo che voglio indossare in continuazione, e non uno di quelli che metti una volta e basta e magari ti incazzi pure perchè con tutta la fatica che hai fatto a cucirla, non ti sta bene.

Il cartamodello
Il modello di questa giacca è di WardrobeByMe, un’azienda di cartamodelli indie di cui ho già sperimentato diversi pantaloni per Nicola. Si tratta della Canvas Jacket, appena uscita (e peraltro in sconto fino al 3 settembre 2021!) un modello tutto sommato semplice da realizzare e sicuramente veloce. Ci ho messo un paio di pomeriggi, tra il taglio e l’assemblaggio, essendo sfoderata è abbastanza lineare.
Sulla schiena lo sprone è costruito col metodo americano del “burrito“, ovvero i due pezzi dello sprone interno e esterno sono cuciti insieme alla parte bassa della schiena, in questo modo la cucitura rimane all’interno rendendo la finitura pulita e bella da vedere. Inoltre in questo modo ho potuto utilizzare il tessuto a contrasto nella parta interna, è venuto molto carino. Nelle istruzioni è spiegato molto bene, ci sono gli schemi per ogni passaggio in modo da capire subito cosa si deve e se lo si sta facendo nel verso giusto.
Il cartamodello è semplice da realizzare. L’unico eventuale scoglio che una principiante può avere è l’esecuzione delle asole: purtroppo i bottoni che ho scelto sono troppo grandi per poter utilizzare la funzione automatica delle asole della mia macchina, ma le ho eseguite comunque in maniera manuale senza troppe difficoltà. Nel caso non ve la sentiste, si possono utilizzare anche dei bottoni automatici a pressione, di quelli che si comprano in merceria.

I tessuti
Io ho utilizzato un tessuto canvas per arredamento in puro cotone, con i dettagli a contrasto in tessuto giapponese nei polsini e nel sotto del collo. Ho utilizzato la stessa stoffa con piccole libellule anche per realizzare i bottoni ricoperti, è davvero carina!
Visto il successo e la soddisfazione ne cucirò sicuramente un’altra in denim magari, trovando il tessuto giusto potrebbe andare bene anche del vellutino a coste o una lana non troppo spessa per l’inverno, mentre sarebbe sicuramente meravigliosa una versione estiva in linone fresco anche un tessuto panama o un mezzo panama con fantasie.

Sono davvero soddisfatta, questa giacca canvas entra di diritto nella top ten dei miei vestiti preferiti e nella lista dei cartamodelli che farò più e più volte, anche per le amiche!
Trovate il cartamodello a questo indirizzo: vi ricordo che lo sconto finisce il 3 settembre 2021.
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Per riprodurre questa giacca:

Cartamodello PDF Canvas Jacket WBM (clicca sull’immagine)