L’una (luna) di notte

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Chiara Bettaglio
Ama il Giappone in tutte le sue forme, quando non programma siti web, cucina, legge e cuce cosplay. Parla del Giappone anche mentre dorme.
Eclissi di sole 20 marzo 2015 – filtro infrarossi

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Stanotte sono di vedetta.
Ho preso un paio di caffè circa un’ora fa per allontanare l’uomo della sabbia e riuscire a restare lucida e sveglia almeno fino a domani mattina.
Stanotte c’è la luna di sangue.

Non sono diventata una devota wiccan, solo mi piace il cielo notturno e i suoi misteri che si svelano solo dopo il calare del sole. Stanotte, l’opportunità di vedere
per l’ultima volta prima di molto tempo una eclissi di luna piena dalle nostre latitudini, un fenomeno raro con questa congiunzione di opzioni: piena e al perigeo, cielo sereno appena velato qua e la’, la prima luna d’autunno. Non fa nemmeno troppo freddo ma l’aria e’ limpida.
Con l’eclisse (o eclissi, in realta’ non mi sono mai posta il problema di capire in quale dei modi si scrive ma l’ora è tarda).

Un’occasione unica.
In autunno in giappone, c’e’ la tradizione di osservare la luna, specie la prima luna piena dopo l’equinozio. Tsukimi. Osservare il chiarore lunare.
Mi fermo un momento a pensare che questa è un’altra delle tante, tante coincidenze che legano la mia vita al Giappone.
Partirò tra una settimana, senza averlo programmato nei dettagli per mesi, senza essermi crogiolata nella sensazione di scoprire e ricercare ogni dettaglio del tragitto e dei posti meravigliosi e nuovi che scoprirò stavolta. Un viaggio diverso da qualsiasi altro che abbia mai programmato.

Mi ingolfo in un maglione e apro la portafinestra, cercando di non fare troppo rumore e non svegliare mamma, nonna e fratello. Ormai sono le due e mezza passate, ma non riesco ancora a vedere il primo spicchietto mancante, sono pure senza occhiali.
Aspetto.

Affacciata alla ringhiera del balcone di casa dei miei penso al fatto che non ho dietro la mia reflex, con tutto l’ambaradan necessario per le foto lunari che tanto mi piacciono. Dove ho la testa?
Mi dovrò accontentare del cellulare che a un primo test si rivela fallimentare: la luna e’ una moneta sfocata troppo luminosa.

Rifletto sul fatto che la prossima volta che potrò fotografare un evento del genere avrò 55 anni e chissà dove sarò e a fare cosa. Che forse questa sarà l’ultima possibilita’ di vederla perchè nel 2033 potrei essere a fare altro o semplicemente a dormire e leggere la notizia sul tablet il giorno successivo.
Rifletto, che negli ultimi tempi sono stata travolta da tante stelle
cadenti nella vita, che al momento spaventano e poi pff passano via ma
intanto ti hanno rubato giorni, mesi. Il blog ne ha risentito, ho materiale da pubblicare per mesi, ma è li’ fermo a causa di cose che sono capitate.

Rifletto che forse è una fortuna per la prima volta in tanto tempo di non avere l’attrezzatura con me, perchè potrò godermi questo spettacolo tutto da sola, senza l’ansia delle impostazioni a tutti i costi.
Che poi è un problema dei nostri tempi e della nostra generazione sempre connessa. Se non ne fai una foto, twitti instagrammi o salamadonna, non e’ successo.

Eppure io sono qui fuori, a sentire il freddo che si fa strada tra le pieghe dei calzini, col naso per aria.

Facile il paragone col tronco che cade nella foresta, che a mio modo di vedere le cose, fa rumore comunque anche se non c’e’ nessuno ad ascoltarlo, perchè il mondo gira anche se tu non te ne curi, e ne fai parte lo stesso girando insieme a lui.

Pessimismo cosmico, ho un flash e mi sovviene il colloquio della maturità, l’islandese e la Natura bella e terribile che mi sta guardando vigliacca da dietro una nuvola sporca.
Sorrido e soffio come per buttare via le nuvole, che questo spettacolo non voglio perdermelo.
Andrò a farmi un altro caffè, l’eclissi nonostante siano le tre, io ancora non la vedo.
Non è che ho sbagliato notte?

Voglio essere questo tipo di persona, che racconta le cose in questo modo, da oggi in poi.
Non abbiatene a male se nonostante la nottata lunga, domani mattina sarò un po’ rintronata nei lavori d’ufficio, questa notte ho ritagliato un pezzo di anima tutto per me.

Mezza luna – Maggio 2009

Aggiornamento delle 4.33
Siamo nel pieno dell’eclissi.
Alle 4.11 quando è sparito l’ultimo millimetro di luce bianca, la luna e’ completamente scomparsa per un minuto, per riapparire di una fioca luce rosa, di botto.
Non so se e’ cosi’ che dovrebbe succedere ma mi si e’ mozzato il fiato. Questa notte in piedi vale anche solo per questo momento.

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