Buon anno!
Mi sono presa un po’ di pausa durante queste feste, un po’ per avere il tempo di cucinare e ritrarre le ricette che vi proporrò nelle prossime settimane, un po’ perchè gli impegni di lavoro hanno preso il sopravvento e poco hanno lasciato al riposo e al blog.
Ora però mi sento in forma e ricaricata, pronta ad affrontare il nuovo anno con spirito rinnovato e piena di buoni propositi 🙂
La prima ricetta dell’anno è una ricetta giapponese!
Uno dei buoni propositi è appunto scrivere di più del Giappone, del mio Giappone, della cultura e della sua cucina meravigliosa. 🙂
Una sera di novembre una mia cara amica capita a casa mia portandomi un libro preso in biblioteca che gia’ stavo lumando da tempo su Amazon: la cucina del monaco buddista di Kakuho Aoe, un monaco appunto che ci introduce all’arte della tavola millenaria a base di verdure di cui si nutrono i monaci nei templi giapponesi.
Esistono templi in giro per il giappone in cui si può provare l’esperienza della cucina buddista in una cornice suggestiva fatta di silenzi, sguardi e giardini verdissimi curati allo scopo di meditare sulla bellezza della natura, gustando dei piatti indubbiamente carichi di significati e fascino.
Come ad esempio la zuppetta invernale alla rapa daikon, in cui la sfoglia sottile del vegetale viene appoggiata sulla zuppa a suggerire il manto nevoso che tutto ricopre.
Quanta poesia nella cucina giapponese.
Sapete bene che non sono vegetariana o vegana ma non significa che non si possa apprezzare questi piatti comunque, anche perchè essere onnivori non implica che in ogni piatto ci debba essere per forza una componente animale.
Se andrete in giappone inoltre troverete una gran quantità di questi piccoli capolavori anche solo come accompagnamento al piatto principale.
Provate queste ricette, vi sorprenderanno 🙂
Questi gnocchi li avevo assaggiati l’anno scorso a Tokio in accompagnamento a un Tonkatsu, una cugina della nostrana cotoletta alla milanese 🙂
Sono veloci da preparare e piuttosto semplici, stupite i vostri amici con un gusto diverso dal solito, la salsa infatti è a base di salsa di soia e mirin che contrasta con la dolcezza della patata.
Sono inoltre indicati per allergia e intolleranze in quanto utilizzando salsa di soia senza glutine sono appunto senza glutine e senza lattosio 🙂
per due persone
Ingredienti
1 patata media
addensante:
1 cucchiaino di fecola di patate
1 cucchiaio di acqua
1 cucchiaio abbondante di olio
pasta gnocchi:
1 cucchiaio abbondante di latte
1 cucchiaino di salsa di soia
1 cucchiaio abbondante di mirin (o martini dry)
1 cucchiaio abbondante di fecola di patate
1 cucchiaio abbondante di farina di riso
salsa:
3 cucchiai abbondanti di brodo dashi (o di brodo di pesce o di pollo leggero)
1 cucchiaino di salsa di soia
1 cucchiaino di mirin (o martini dry)
Lessate la patata e spelatela ancora calda: schiacciatela bene con una forchetta.
Mescolate bene gli ingredienti della pasta gnocchi e aggiungeteli alla patata. Amalgamate bene gli ingredienti e formate 4 gnocchi un po’ squadrati alti circa un centimetro.
Fateli rosolare in una padella con l’olio per qualche minuto fino a che la superficie non crei una crosticina e metteteli in caldo su un piatto da portata.
Mescolate gli ingredienti per la salsa e fate scaldare in un pentolino a fuoco medio.
Quando comincia a fumare aggiungete la pasta addensante mescolando finchè non la salsa non risulti trasparente e ben legata. Versate sugli gnocchi e servite subito.
Ittadakimasu!!