Oggi in Giappone è Kodomo no Hi ( 子供の日 ) ovvero la festa dei bambini (il 5 maggio).
E’ proprio festa nazionale, si sta a casa e si festeggiano i bimbi con carpe colorate, dolcini ad hoc e tante altre cose carine 🙂
In realta’ sarebbe intesa come genericamente festa di tutti i bambini, maschi e femmine, e per rendere omaggio alle mamme, ma deriva dall’antica festa di Tango no Sekku ( 端午の節句 ) che festeggiava i figli maschi (d’altronde in antichità erano considerati una fortuna, specie in una società rurale) percui in realta’ ancora oggi è considerata la celebrazione dei maschietti, anche in virtù del fatto che le bimbe hanno la loro festa al 3 di marzo con Hinamatsuri ( 雛祭り ).
Nei giardini e sui terrazzi vengono issate delle specie di bandiere cilindriche a forma di carpa (koi): solitamente ce n’e’ una per ogni bimbo della famiglia anche se nello spirito della festa dei bambini oggi sono sempre piu’ le famiglie che ne espongono una per ogni componente della famiglia, a cominciare dalla piu’ grande e di colore nero che viene issata piu’ in alto per indicare il papà, poi sotto rossa per la mamma e via via piu’ piccine per i vari bimbi.
Questa usanza viene chiamata Koinobori ( 鯉幟 ) ed è una delle più spettacolari viste relative alle feste che potete vedere in giappone: migliaia di carpe colorate che sventolano nei cieli 🙂
C’e’ anche una canzoncina che viene cantata sui Koinobori:
Hiragana:
やねより たかい こいのぼり
おおきい まごいは おとうさん
ちいさい ひごひは こどもたち
おもしろそうに およいでる
Romanji:
yane yori takai koinobori (volano le carpe piu’ in alto dei tetti)
ōkii magoi wa otōsan (la piu’ grande è il papà)
chiisai higoi wa kodomo-tachi (la più piccola è il bimbo)
omoshirosō ni oyoideru (sembra che si divertano a nuotare – nell’aria)
(la traduzione è un po’ cosi’, ma serve solo a spiegare piu’ o meno il senso!)
Perchè la carpa? Nelle antiche leggende cinesi la carpa che risale la corrente del fiume si trasforma in un potente dragone e si confà alla natura di questa festa che mira ad augurare forza e potenza ai bimbi, insieme agli altri simboli della giornata che spesso si trovano in concomitanza: la figura del samurai, attraverso l’elmo kabuto, tipico copricapo e Kintarō, un personaggio tipico del folklore giapponese, forte e coraggioso.
Ecco una spiegazione di come fare un cappello kabuto con la carta di giornale.
Cosa si mangia?
Eheh, come tutte le feste tipiche del giappone anche nel Kodomo no Hi si possono ritrovare dei dolcetti particolari: il kashiwa-mochi e’ un dolcetto di riso glutinoso ricoperto da una foglia di quercia per ispirare la saggezza e il Chimaki, che può essere dolce o salato, un fagottino composto da una foglia di bambu’ (che indica la forza) farcita da riso con maiale e funghi oppure pasta di fagioli azuki e riso per la versione dolce.

Tante mamme intorno al Kodomo no Hi preparano il bento per i bimbi a tema, con carpe e personaggi col cappello kabuto, ecco qui alcuni esempi!
Il koinobori ispira anche tante belle idee creative, qui ho razziato pinterest con i progetti che mi sono piaciuti di piu’!
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