Di tutte le ottime cene che di solito fanno parte di #Mirrorslurp questa ultima mi ha davvero conquistato, vuoi per l’atmosfera particolare legata ai giovani designer presenti che hanno accompagnato con le loro creazioni green la serata, ma sicuramente per il connubio di ottime pietanze create a 4 mani da Sandro Mesiti resident chef del MirrorLounge, TheHub Hotel e da Angelo Ruatti, chef dell’Aqualux Hotel Spa di Bardolino, struttura impegnata nella sostenibilità.
Il tema principale era legato attorno al concetto biogreen, a partire dalle creazioni in mostra nel lounge. Tra tutti i designer presenti, mi hanno colpito più di tutti gli oggetti geniali di Acquacalda, uno studio creato da due ragazze torinesi, Sara e Federica, dedicato al design d’interni.
Ovviamente non potevo non farmi abbagliare da oggetti legati all’uso di cucina 🙂
Ecco qui ad esempio il tagliere che permette di ottenere fette tutte uguali da una torta, ma con forme diverse, un gioco di geometrie accattivante, corredato da un coltello a forma di matita per disegnare le porzioni.
Dal dolce al vino con un distributore che riempie equamente i bicchieri dei commensali evitando polemiche 🙂
E una ciotola che trovo geniale, una bilancia che sfrutta il principio di Archimede per pesare gli alimenti.
Cosa mi attrae di questi oggetti? A pensarci bene sono oggetti “nerd” che sfruttano fisica e matematica per risolvere i problemi per i quali sono stati creati.
Perchè lo sapete, sono una donna di cucina ma anche una nerd 🙂
Per la parte culinaria della serata Curtiriso ci ha fornito i suoi ottimi risi provenienti dallo stabilimento di Valle Lomellina, certificato a emissioni CO2=0, dove per bilanciare il consumo energetico della struttura vengono utilizzate fonti verdi e rinnovabili, a partire dalla lolla del riso, scarto di produzione, che viene impiegata per generare elettricità.
Questo non può che rendermi felice dato che il mio paese d’origine si trova molto vicino alla zona di produzione, meno inquinamento per una bellissima zona e soprattutto meno inquinamento per le risaie circostanti!
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Mini burger di ricciola su insalatina di basmati e Shiso |
Ottimo l’hamburger di ricciola, delicato e abbinato al riso basmati che da una nota orientale fresca. I germogli di Shiso, lo sapete, sono la mia passione! Li coltivo pure sul balcone, quindi si giocava in casa 🙂
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Il “Vialone nano” profumato allo zenzero, tonno rosso Balfego e fichi d’India mostardati |
Una nota particolare per questo piatto che è sicuramente quello che ci ha fatto rimanere a bocca aperta durante la cena. Un mix di sapori freschi e intensi, insoliti per un risotto, l’esplosione di bacche di pepe szechuan e la dolcezza del tonno, lo zenzero, un piatto davvero riuscito e inedito.
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Il buon vino Baccabianca della Tenuta Grillo |
Non riesco mai a fare delle foto decenti alle bottiglie che accompagnano i piatti, i camerieri scappano via 😀
Ringraziamo per la serata Zanotto Colfondo, Tenuta Grillo e Oddero, tre produttori che hanno a cuore la sostenibilità e la natura green dei loro prodotti.
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Cubotto di salmone marinato e Chicchi Selvaggi. Crema di porcini e Risatine. Stracciatella, pomodoro fresco e Sant’Andrea |
Un saporito intermezzo, divertente. Mi piace molto come la natura del fingerfood si faccia strada nel piatto fino in tavola. Molto saporita la stracciatella col riso Sant’Andrea e il pomodoro fresco, da bere come shottino.
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Il Carnaroli alla zucca, funghi e anatra caramellata |
Un Signor risotto, classico alla zucca con una nota selvatica di funghi e anatra caramellata, tradizionale ma saporitissimo.
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Il tortino di riso |
Sul dessert si sono fatte molte elucubrazioni a tavola, dato che sul menu era segnato solo come tortino di riso. La descrizione era drasticamente riduttiva per questo ottimo flan a tre strati con base di biscotto frolla, budino cremoso e questo tocco di cioccolato scenografico… Pralina ripiena di liquore e crema con riso e bacche di pepe rosa, azzeccatissime.
Ecco, questo e’ un Dessert 🙂
Una serata divertente, con qualche colpo di scena.
Ho dei followers!! 😀
Non mi ritengo una persona attivamente social o blogstar o qualsiasi altra cosa che vada di moda ora per dire che uno ha successo sui media, ci sono persone che vivono su facebook e twitter e io no sono tra quelle. Quindi non mi ritengo nemmeno molto “conosciuta”.
Quindi, quando le persone mi fermano e mi dicono che sono miei follower mi pervade sempre una sensazione di sorpresa, non sono abituata! E’ una sensazione strana, sapere che ci sono persone affezionate a te di cui tu non conosci nulla, quindi per favore, fatevi avanti! 🙂
Un saluto a Cristina! 🙂