Il classicone della cucina giapponese finalmente riproposto!
Riproposto perche’ gia’ nel 2010 avevo pubblicato la ricetta dei ramen di maiale cosi’ alla maniera di Cooking with Dog. Devo dire che nonostante sia un post vecchiotto, ancora risulta nella top ten dei miei post piu’ ricercati e visitati sul blog, quindi ho deciso di ritornare sul tema ramen, stavolta con una ricetta più svelta, a cui mi affido spesso quando ho voglia di ramen ma non ho il tempo di preparare tutto, compreso il brodo di maiale.
Due parole veloci sul ramen, oltre a quanto gia’ detto nell’altro post: il piatto e’ composto da tagliatelle di grano tenero (precotte e fritte – mattonella – oppure fresche e leggermente sbollentate e risciacquate prima di aggiungerle al brodo), i toppings (o condimenti, gli ingredienti per la ricetta) e un brodo aromatico che può avere diversi sapori:
Shio – semplicemente condito con il sale aggiunto solitamente al brodo di pollo o pesce;
Miso – aromatizzato con pasta di miso, ovvero pasta di fagioli di soia (si trova nei negozi biologici, io l’ho trovato anche al Gigante di Cinisello… ormai e’ dappertutto);
Shōyu – salsa di soya, il brodo in questo caso e’ reso gustoso dalla presenza di questa salsa in quantità consistenti che rende la zuppa scura e saporita
Tonkotsu – ovvero al maiale. Il brodo in questo caso è ricavato dalla lunga bollitura delle ossa di maiale che trasforma la consistenza del brodo in un liquido denso e vagamente gelatinoso, oltre che di sapore molto intenso.
I toppings sono innumerevoli e variano a seconda della stagione, del tipo di brodo e della regione in cui ci si trova. Solitamente sono in numero di sette (il sette è un numero particolare in giappone, a tema alimentare basta pensare alla zuppa delle sette erbe di primavera che viene consumata il sette gennaio) e vengono preparati in diversi modi e disposti in cima alle tagliatelle a condimento del piatto.
Come già detto il Ramen è un piatto di origine cinese che ormai è diventato parte della tradizione giapponese, cambiandone gli ingredienti e le ricette di base e trasformandole nel sapore e nel gusto più affine al palato nipponico.Ci sono diverse zuppe che assomigliano ai ramen in altri paesi asiatici, il mio consiglio è provatele tutte fino a che non ne trovate una che preferite 🙂
Ora vi mostro una cosa che tenevo da parte con affetto: una foto dei ramen freschi più buoni che ho mangiato in giappone:
Sono dei ramen a base di miso, coi tagliolini freschi e fette di pancetta di maiale… Quando tornero’ in Giappone andro’ sicuramente a mangiarli di nuovo! Ah e se ci state per andare voi, ecco qui il posto: http://goo.gl/maps/4CQUz lo vedete il cartello dentro il portico del Body Shop? eccolo. Siete nel posto giusto, scendete nel seminterrato e beatevi di questa meraviglia, piu’ antipastino, riso, acqua/the e zuppa di miso per soli 6 euro.
Manco un panino a milano ci prendi. (si trova in zona Omotesando-Harajuku a Tokyo).
Non ci sono ingredienti strani o introvabili in questa ricetta, quindi niente scuse! Ormai in ogni supermercato si trovano le mattonelle di ramen instantaneo che possiamo saccheggiare per ottenerne la pasta. Alla piu’ brutta possiamo usare dei tagliolini freschi all’uovo o normali (non amo molto la mattonella…)
La ricetta si presta anche a riutilizzare lo scovazzume di frigo che per qualche motivo è rimasto a prendere freddo sui ripiani: infatti serve un po’ di tutto in dosi minime, quindi possiamo anche far fuori la mezza fettina di pollo o tacchino rimasta, la verdura bollita, la foglia di verza solitaria e quei due funghetti che proprio non ci stavano in padella ieri sera a cena 🙂
Ingredienti per due:
due mattonelle di ramen secco oppure due porzioni di tagliolini freschi
un petto di pollo
4 tazze di brodo dashi fresco o granulare (oppure brodo di pesce granulare)
una manciata di spinacini novelli
un paio di foglie di verza o di cavolo cinese
4 funghetti champignon (o shiitake se li trovate secchi, basta farli rinvenire per mezzora in acqua calda)
2 uova
1 porro (o dei cipollotti)
mezzo foglio di alga nori per sushi
per la salsa teriyaki:
5 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di mirin (o martini secco)
2 cucchiai sakè da cucina
1 cucchiaio di zucchero di canna
uno spicchio d’aglio grattuggiato
un pezzetto da un cm di zenzero grattuggiato
marinatura:
3 cucchiai salsa di soia
Tagliate il petto di pollo a fette e mettetelo a marinare nella salsa di soia.
Mondate i funghi e separate i gambi dalle cappelle: affettate i gambi e incidete le cappelle a stella come in questo video.
Sciacquate gli spinaci e il porro. Tagliate la parte carnosa della verza a listarelle sottili e il resto della foglia a striscioline. Tagliate il porro a rondelle sottili.
Scaldate il brodo dashi e un ingrediente alla volta tuffate le verdure a partire da quelle che impiegano piu’ tempo a cuocere, scolate e mettete la verdura successiva (funghi, porri, parte dura delle verze, spinacini per ultimi, una tuffata e basta).
Scolate il pollo dalla marinata e mettetelo a cuocere in una padella antiaderente a fuoco medio con un goccino d’olio appena visibile. Quando sara’ dorato mettetelo in un angolo della padella e nella parte libera fate soffriggere l’aglio e lo zenzero per una trentina di secondi prima di aggiungere il resto degli ingredienti della salsa teriyaki. Aggiungete anche due cucchiai di acqua tiepida e fate sciogliere lo zucchero nella salsa.
Riportate il pollo in mezzo alla padella e fatelo rosolare nella salsa per 4-5 minuti fino a che il sughetto non raddensa. Solitamente per il pollo teriyaki deve diventare denso ed appiccicoso, in questo caso lo lasceremo un pochino piu’ lento, per poterlo versare nel brodo.
Tagliate le fettine di pollo in trancetti per la dimensione di un boccone.
Scaldate una pentolina d’acqua poco salata e cuocete i ramen secondo le istruzioni sul pacchetto, non ci vorranno piu’ di un paio di minuti. Scolateli e sciacquateli sotto acqua fredda, asciugate l’eccesso di acqua con uno scottex. Riutilizzate l’acqua per cuocere le due uova in camicia (con il tuorlo ancora morbido).
Componete i ramen sul fondo di una ciotola a bordi alti, appoggiate sopra gli spinacini strizzati, le verze, i funghi, i porri, l’uovo in camicia e metà del trancetti di pollo.
Versate il brodo dashi che si sara’ insaporito dalla cottura delle verdure fino al livello degli ingredienti. Aprite con un coltello il tuorlo dell’uovo lasciandolo colare, versate la salsa teriyaki rimanente in modo che si mescoli nel brodo.
Terminate con una spolverata di pepe bianco, sansho o shichimi togarashi a piacere e un pezzo di alga nori croccante per guarnire all’ultimo momento. Salate a piacere.
Ittadakimasu!!
PS: in questa foto ho dimenticato i funghi che sono rimasti ad aspettarmi sul lavello della cucina…. 😀