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Chiara Bettaglio
Ama il Giappone in tutte le sue forme, quando non programma siti web, cucina, legge e cuce cosplay. Parla del Giappone anche mentre dorme.

E’ il giorno della Terra oggi.
A cosa serve un giorno della Terra?

Per me serve a ricordarci che in questa Terra ci viviamo e che se continuiamo a trattarla come una discarica finiremo anche noi per vivere nella spazzatura.

Serve a ricordare che contrariamente a quanto ci hanno insegnato a scuola, il ciclo dell’acqua non e’ infinito e soprattutto l’acqua non e’ qualcosa che continuerà a scendere dal rubinetto come ora se non ci impegniamo a non sprecarla. Oltretutto siamo fortunati ad avere l’acqua corrente quando ci sono interi paesi che sono costretti a bere acqua contaminata perche’ e’ l’unica acqua disponibile.
Questo giorno serve anche a ricordare che la Terra ci nutre e ci protegge, che le zucchine non nascono nelle vaschette al supermercato e che prendere consapevolezza di queste cose è necessario e non può piu’ essere ignorato per il resto dell’anno.

Dal mio canto ho sempre avuto un rapporto particolare con la natura: da scout ho imparato ad amarla e rispettarla, a conviverci e a volte anche a temerla.
Come ben avete letto, pero’ non ho mai avuto il pollice verde, almeno fino a che non mi ci sono applicata con coerenza e attenzione e questi ultimi tre anni di coltivazione di piantine sul balcone mi hanno insegnato che con l’amore e l’attenzione anche un pollice avvelenato come il mio può ottenere risultati sorprendenti.

Il mio giorno della Terra oggi è una cronistoria del mio percorso come “ortaiola balconifera”, per ricordarmi da dove sono partita e dove sto andando, sperando di darvi un punto di vista ricco di spunti per avviare anche solo un barattolino di yoghurt con dentro due piantine di piselli, per insegnare ai vostri piccoli che il cibo è qualcosa che cresce e per ottenerlo bisogna prendersene cura. 🙂

Sono partita così come si parte da ignari giardinieri: basilico e erbe aromatiche, facilissimo prendersene cura. Per noi italiani è quasi naturale averne sul balcone o sul predellino della finestra della cucina, le erbe aromatiche fanno parte del nostro retaggio culturale e culinario, il clima mite del nostro paese inoltre facilita la prosperita’ di queste piantine anche se posizionate all’esterno. Provate invece a tirare su del basilico in una casa inglese o nordica, ovviamente ci saranno parecchi problemi in piu’, tra cui il clima tendenzialmente freddo e piovoso…

Ecco un primo raccolto di aromatiche con qualche peperoncino, i primi che sono spuntati dalla piantina comprata in vivaio:

Anche solo tenere delle aromatiche e’ un primo passo, ma quando ho deciso di fare il salto avevo una pastinaca che stava mettendo radici nel frigorifero andando a ramengo, quindi l’ho piantata in un vaso che avevo:

Entusiasta della prosperita’ sono passata a piantare qualche altro ortaggio:

Quell’anno hanno avuto fortuna solo piselli, fave, insalata mista e qualche spinacio. D’altronde era la mia prima prova e non ero molto sgamata…. Pero’ anche solo i legumi e l’insalata sono stati una grande soddisfazione!
Era gia’ tanto che non si fossero suicidati come il resto delle piantine… Anche se diedero solo pochi frutti, gia’ le piantine in se’ erano un successo per me. Eccoli i piselli e fave di cui sopra:

Tra le altre cose nella vasca grande insieme al gelsomino, era nata una piantina di ibisco spontanea, i cui semi erano stati forse portati da qualche uccello. Mi ha sorpreso in tarda estate con questo spettacolo meraviglioso:

Bella no? 🙂
La primavera successiva, presa dall’impeto di ortaiola, ho comprato molti semi e molti vasi, con l’entusiasmo di chi comincia e vuole provare tutto. Ma davvero TUTTO.
Cominciai col piantare e seminare:

Si, lo so. Ho seminato come se avessi un campo da 100 acri. 😀
Pero’
non mi lamento, ho avuto un balcone verdissimo e l’invidia dei vicini per tutta la primavera e l’estate!
Ecco come si presentava in aprile/maggio:


Un tripudio di verde, mi occupava quasi tutto il balcone e ogni sera impiegavo dalla mezzora all’oretta per prendermene cura, ma veramente era una vista incantevole e profumava di primavera e roba buona 🙂
Insalate, erbe aromatiche, fragole… ho perfino costruito una struttura in cannette di bambu’ e corda per far crescere le taccole mangiatutto!

Questa è una pianta di zucchina pattypan, come quelle che si piantano in Farmville 😀

Non ho dimenticato nemmeno i fiori, ecco qui. In autunno ho piantato bulbi di giacinti e tulipani, in primavera convolvoli, tageti e dei meravigliosi nasturzi che hanno decorato il mio balconorto con una cascata di foglie (edibili!!) e fiori colorati.

Non dimentichiamoci che anche i nostri ortaggi fanno dei fiori a volte anche molto scenografici, come quelli di zucca e zucchina

Il fatto di crescersi i propri ortaggi ha inoltre il provvido vantaggio che se abbiamo inclinazioni particolari alle cucine straniere, come la mia pazza e indiscutibile passione per quella giapponese, ci permette di avere certi ingredienti freschi che altrimenti faremmo PARECCHIA fatica a reperire anche in un centro metropolitano come Milano.
L’anno scorso ho coltivato con successo mizuna, mitsuba e la mia fantastica e favolosa perilla (Shiso) nelle due versioni aojiso e akajiso (verde e rossa), indispensabili per molti piatti giapponesi, compresi i sottaceti, il the di perilla e altro ancora.

Il mio balconorto a un certo punto ha cominciato a ripagarmi delle fatiche…

il risultato è stata una scarsa produzione ma soddisfacente per essere un balconcino, e soprattutto per essere il mio primo raccolto!






E quest’anno?

Quest’anno ho imparato dagli errori dell’anno scorso, quindi ho piantato molto piu’ aglio, cinque piantine provenienti dalla buonissima (ed enorme!) testa d’aglio rosa di Lautrec preso quest’estate durante la vacanza in Francia:

Gli ho lasciato molto spazio intorno, forse troppo, ma siccome la testa d’aglio “madre” era grossa non ho voluto correre rischi…. Sta performando bene a quanto sembra!
Ecco invece l’aglio raccolto la scorsa estate:

Poi ho ripiantumato la Perilla ovviamente, come potrei stare senza??

Purtroppo data la scarsita’ di bel tempo i miei germogli sono ancora indietro… comunque ecco qui le prime piante di zucca e zucchine

Quelle in alto sono le crookneck e queste appena in basso sono le Baby Boo. Non le terro’ tutte: solo un paio di piantine resteranno qui con me, il resto verrà donato a orti di amici in cui potranno crescere felici, hanno bisogno di molto spazio e io non ce l’ho 🙁
Pomodori pochi quest’anno, piu’ che altro ho piantato una qualita’ che dicono vada bene per le piante in vaso: il “tiny tim”, dicono resti basso e faccia il cespuglio, staremo a vedere cosa esce 😀
Un paio di settimane fa sono invece capitata alla manifestazione “Giardini nel Tempo” a Cesano Boscone e mi sono fatta tentare dalle mille piantine aromatiche…. ecco qui un riassunto di quello che mi sono portata a casa: Issopo, Rauram (o coriandolo thai), Menta sclarea (o dalle foglie enormi!), Mentuccia... Potete vedere anche il primo timido tulipano della stagione….

Oltre alle aromatiche ho fatto una pazzia, tentata da questi alberelli in bella vista (questo e’ un cedro enorme!)

Mi sono portata a casa una piantina di limone rosso, qui sotto raffigurato. Infatti e’ proprio un limone e non un arancio come potrebbe sembrare, e’ una qualita’ rara e spero di non farla morire…

E’ rassicurante avere un alberello sul balcone… Avrei voluto un miniciliegio ma ho pensato che purtroppo non sarebbe vissuto bene in poco spazio, era una cattiveria farlo soffrire….
Ma i ciliegi davanti a casa mia mi hanno comunque tirato su di morale fiorendo in questi giorni e regalandomi ogni mattina il mio mini hanami personale prima di andare in ufficio! 😀

Vi terrò aggiornati sul mio piccolo pezzo di verde non preccupatevi 🙂
Potete trovare tutti i miei post relativi all’ortobalcone e alla natura in genere a questo link.

Come nota finale vi piazzo una bella foto di un animaletto che andro’ a trovare nei prossimi giorni al Parco Natura Viva in provincia di Verona, un bellissimo morbidoso panda rosso che non vedo l’ora di fotografare!

Potete anche andare a visitare uno zoo come questo come gesto d’affetto nei confronti della natura, per renderci piu’ consapevoli di cosa sta pian piano sparendo dalla nostra Terra (sigh!) e per aiutarla a conservare intatta la vita in tutte le sue forme: visitando il parco infatti aiuterete lo sviluppo dei progetti bioconservativi sulle specie in via d’estinzione, date un’occhiata ai progetti in corso qui!

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