Ad un mese abbondante dalla mia esperienza in Langa di cui avrete sicuramente sentito parlare da tante altre colleghe cucinanti e non, finalmente sono riuscita a raccogliere il filo dei pensieri e delle emozioni per raccontarvi qual’e’ stata la mia esperienza #LangheRoero2012….
L’evento è stato organizzato dall’Ente Turismo Langhe Roero per far scoprire le meraviglie langarole.
Il Vinum è un’esperienza piacevole, poter assaggiare vini così diversi tra loro è per me una novità: non sono mai stata molto ferrata nella degustazione nonostante sia nata nel cuore dell’Oltrepo Pavese, ma una scoperta interessante l’ho fatta: il moscato passito La Bella Estate di Terredavino che ci fa assaggiare Cristina Torrengo. Un’esplosione di sapori!
Dopo un gustoso pranzetto a base di salsiccia di Bra, salumi e pan de Langa, senza dimenticare la favolosa torta di nocciole di cui vi offro una fetta virtuale, ci siamo apprestate a partecipare all’Albacamp, ovvero una folta schiera di foodblogger discute e si confronta sui punti focali propri della nostra passione: sono molti i temi toccati, alcuni molto MOLTO interessanti. Tra gli altri cito quelli che mi hanno più colpito per i contenuti e altri per il momento umoristico:
- Valentina Barone, vedere il proprio territorio con occhi diversi e riscoprire angoli quotidiani non è facile, essere foodblogger con il dono di saper reinterpretare gli ingredienti di tutti i giorni ancora meno, complimenti!
- Sara Milletti, mi sono trovata a condividere il suo dramma di essere curiosa verso il mondo e la frustrazione di non trovare informazioni e ingredienti abitando fuori dai grandi centri, utilizzando internet per procurarseli (ehh il giappone e’ ben lontano!)
- Irene Binaghi, anche se sono lontana dall’essere vegetariana/vegana mi è piaciuto molto il suo intervento sulle erbe spontanee, bisogna cominciare a guardare oltre alle solite verdure e avvicinarci a gustosissime insolite nuove foglie verdi (a proposito di erbe spontanee, il martedì ne abbiamo assaggiato una favolosa tisana di cui vi parlero’)
- Pietro e Francesca Singerfood, spassosissimo intervento sulla valigia dell’emigrante.. comprensivo di aneddoti doganali e aeroportuali che mi trovo a mia volta a vivere contrabandando cibo dall’inghilterra 😀
- Emanuele CibVs, grazie davvero perchè sei una persona intelligente e spassosa, che sa tenere il pubblico
- Martina Liverani, perchè mi sento e sono a tutti gli effetti una veryCurvyFoodieHungry girl e ne vado fiera, ed era ora che qualcuno lo proclamasse al mondo. Abbasso le insalatine scialbe mortificanti!
- e non poteva mancare Sonia Figone, perchè il suo punto di vista fotografico sul cibo è impagabile, ci ha fatto aprire gli occhi sulla fotografia food che non ritrae a tutti i costi materiale edibile, ma è anche reportage di come il cibo viene coltivato, pescato, preparato, procacciato e vissuto.
Non vi parlerò della sfilata sui tacchi in piazza perchè mi sono defilata alla ricerca del maialino contaminuti di Ci_polla che ho trovato in un negozio fornitissimo di casalinghi vicino alla piazza centrale, però posso parlarvi di come abbiamo scoperto un pezzo di liguria ad Alba e di come ci siamo strafogate di focaccia genovese e focaccia di recco in un’atmosfera accoglientissima ed amichevole, dove abbiamo chiacchierato con un signore del luogo molto singolare ed abbiamo passato una mezzora davvero interessante 🙂
Il posticino si chiama Il Budego, ed il proprietario passa dall’impastare allo sfornare, all’attirare clienti cantando in un misto di allegra convivialità (Via Cavour, Alba CN)
Un salto veloce all’aperitivo dell’organizzazione e poi via verso una cena a base di battuta di fassone all’ombra del campanile del duomo di Alba 🙂
Abbiamo alloggiato a Diano, qualche kilometro fuori dal centro di Alba nel nuovissimo Agriturismo Cascina Rabalot dalla colazione a base di marmellate fatte in casa (buonissima quella di mele e quella di prugnette locali di cui non ricordo assolutamente il nome… aiutino?) e dalla posizione in cima ad un versante da dove l’occhio spaziava sulle dolci curve delle colline circostanti. Un’accoglienza squisitissima 🙂
Cliccate sulla panoramica qui sotto per gustarvi la vista 😀
E questo era solo il primo di tre giorni incredibili! Nel prossimo post, le degustazioni e la cena con lo chef nella tenuta di Fontanafredda
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Clicca per vederla in tutto il suo splendore!! |
abito nel Roero, le prugne sono per caso gli "armasin" o detti anche "ramasin"? ciao, Renata
Si si Ramasin! Mi dicevano che sono prugnette che si trovano solo dalle tue parti. Grazie Renata!! 😀
Era molto buona!!