#Albacamp @LangheRoero12

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Chiara Bettaglio
Ama il Giappone in tutte le sue forme, quando non programma siti web, cucina, legge e cuce cosplay. Parla del Giappone anche mentre dorme.

Ad un mese abbondante dalla mia esperienza in Langa di cui avrete sicuramente sentito parlare da tante altre colleghe cucinanti e non, finalmente sono riuscita a raccogliere il filo dei pensieri e delle emozioni per raccontarvi qual’e’ stata la mia esperienza #LangheRoero2012….
L’evento è stato organizzato dall’Ente Turismo Langhe Roero per far scoprire le meraviglie langarole.
Sebbene io sia fondamentalmente un’infiltrata, invitata come ospite da Sonia, ho vissuto le Langhe da foodbloogger assaggiando e degustando gli straordinari prodotti di questa particolare zona. 
Da buona vogherese conoscevo già la zona avendola visitata più volte, ma devo dire che passarci tre giorni così immersi nella sua gente fiera e orgogliosa del proprio territorio, nei suoi luoghi pieni di malinconica bellezza e charme, mi ha svelato la sua vera natura, che non si può cogliere negli attimi di toccata e fuga in giornata. 
Alba ci accoglie con un pomeriggio di splendido sole nonostante le piogge del mattino scoraggiassero i più temerari, con un andirivieni di gente lungo le vie principali che si apprestano alla festa: è domenica di festa e a parte dei foodblogger chiaramente riconoscibili per l’occhio avido di curiosità  e la macchina fotografica al collo, i visitatori sono molti per il Vinum, l’imperdibile appuntamento per gli amanti del vino, e per le altre attrazioni che troviamo per le vie del centro: il Mercato della Terra (dove ho subito comprato miele alla lavanda come se non ci fosse un domani!) e nella piazza centrale un tendone che già alle 10 del mattino distribuiva profumi seducenti di salamella e altre delizie!
E poi artisti di strada, clown pompieri e la pesca del grappolo con le bottiglie in palio..
Insomma Alba ci accoglie in un abbraccio avvolgente e colorato.

Il Vinum è un’esperienza piacevole, poter assaggiare vini così diversi tra loro è per me una novità: non sono mai stata molto ferrata nella degustazione nonostante sia nata nel cuore dell’Oltrepo Pavese, ma una scoperta interessante l’ho fatta: il moscato passito La Bella Estate di Terredavino che ci fa assaggiare Cristina Torrengo. Un’esplosione di sapori!
 

Dopo un gustoso pranzetto a base di salsiccia di Bra, salumi e pan de Langa, senza dimenticare la favolosa torta di nocciole di cui vi offro una fetta virtuale, ci siamo apprestate a partecipare all’Albacamp, ovvero una folta schiera di foodblogger discute e si confronta sui punti focali propri della nostra passione: sono molti i temi toccati, alcuni molto MOLTO interessanti. Tra gli altri cito quelli che mi hanno più colpito per i contenuti e altri per il momento umoristico:

  • Valentina Barone, vedere il proprio territorio con occhi diversi e riscoprire angoli quotidiani non è facile, essere foodblogger con il dono di saper reinterpretare gli ingredienti di tutti i giorni ancora meno, complimenti!
  • Sara Milletti, mi sono trovata a condividere il suo dramma di essere curiosa verso il mondo e la frustrazione di non trovare informazioni e ingredienti abitando fuori dai grandi centri, utilizzando internet per procurarseli (ehh il giappone e’ ben lontano!)
  • Irene Binaghi, anche se sono lontana dall’essere vegetariana/vegana mi è piaciuto molto il suo intervento sulle erbe spontanee, bisogna cominciare a guardare oltre alle solite verdure e avvicinarci a gustosissime insolite nuove foglie verdi (a proposito di erbe spontanee, il martedì ne abbiamo assaggiato una favolosa tisana di cui vi parlero’)
  • Pietro e Francesca Singerfood, spassosissimo intervento sulla valigia dell’emigrante.. comprensivo di aneddoti doganali e aeroportuali che mi trovo a mia volta a vivere contrabandando cibo dall’inghilterra 😀
  • Emanuele CibVs, grazie davvero perchè sei una persona intelligente e spassosa, che sa tenere il pubblico
  • Martina Liverani, perchè mi sento e sono a tutti gli effetti una veryCurvyFoodieHungry girl e ne vado fiera, ed era ora che qualcuno lo proclamasse al mondo. Abbasso le insalatine scialbe mortificanti!
  • e non poteva mancare Sonia Figone, perchè il suo punto di vista fotografico sul cibo è impagabile, ci ha fatto aprire gli occhi sulla fotografia food che non ritrae a tutti i costi materiale edibile, ma è anche reportage di come il cibo viene coltivato, pescato, preparato, procacciato e vissuto.

Non vi parlerò della sfilata sui tacchi in piazza perchè mi sono defilata alla ricerca del maialino contaminuti di Ci_polla che ho trovato in un negozio fornitissimo di casalinghi vicino alla piazza centrale, però posso parlarvi di come abbiamo scoperto un pezzo di liguria ad Alba e di come ci siamo strafogate di focaccia genovese e focaccia di recco in un’atmosfera accoglientissima ed amichevole, dove abbiamo  chiacchierato con un signore del luogo molto singolare ed abbiamo passato una mezzora davvero interessante 🙂
Il posticino si chiama Il Budego, ed il proprietario passa dall’impastare allo sfornare, all’attirare clienti cantando in un misto di allegra convivialità (Via Cavour, Alba CN)

Un salto veloce all’aperitivo dell’organizzazione e poi via verso una cena a base di battuta di fassone all’ombra del campanile del duomo di Alba 🙂 
Abbiamo alloggiato a Diano, qualche kilometro fuori dal centro di Alba nel nuovissimo Agriturismo Cascina Rabalot dalla colazione a base di marmellate fatte in casa (buonissima quella di mele e quella di prugnette locali di cui non ricordo assolutamente il nome… aiutino?) e dalla posizione in cima ad un versante da dove l’occhio spaziava sulle dolci curve delle colline circostanti. Un’accoglienza squisitissima 🙂
Cliccate sulla panoramica qui sotto per gustarvi la vista 😀

E questo era solo il primo di tre giorni incredibili! Nel prossimo post, le degustazioni e la cena con lo chef nella tenuta di Fontanafredda

Clicca per vederla in tutto il suo splendore!!

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