E’ ora ormai di presentarvi l’ultima smania di casa Apest: l’orto fai da te sul balcone.
Avevate visto qualche cosa sulla pagina facebook in anteprima, ho attrezzato il mio piccolo pezzo di mondo all’aperto per la produzione casalinga di fondamentalmente .. un sacco di roba 😀
Cioe’ capiamoci, io sono famosa per il mio pollice nero. Pollice avvelenato. No, sul serio.
Anni fa mi avevano regalato un tronchetto della felicità, dico, una pianta praticamente indistruttibile.
Dopo un paio di mesi ha cominciato a ingiallire e perdere le foglie, è diventato un tronchetto della tristezza. Poi si e’ suicidato.
Forse si era stancato di sentirmi blaterare.
Le piante grasse in ufficio? Sono SECCATE. Eppure gli davo acqua, e pure mi controllavano i colleghi. Hanno deciso anche loro di digiunare piuttosto che continuare a vivere cosi’ indignitosamente affidate alle mie cure.
Mi e’ stato perfino regalato un manuale for dummies per piante d’appartamento che in italiano viene brutalmente tradotto come Piante per Negati.
Con queste premesse sarei perfino contenta di avere solo un po’ di verde che resista per qualche giorno nei vasi, non pretendo un raccolto da contadino della California.
E comunque non sei una vera casalinga disperata finche’ non provi l’orto sul balcone! 😀
Devo dire che in tutto questo casino di tipi di vasi, qualità di terriccio, esposizione al sole e concimi, ho trovato aiuto e conforto in un sito che effettivamente mi sta guidando con consigli e indicazioni di coltura adatte all’orto, anche sul balcone; e’ gratis, ci si iscrive e si progetta l’orto indicando quando si semina, il calendario integrato vi fara’ domande e vi dirà giorno per giorno cosa fare. C’e’ anche una sezione per chiedere aiuto e una per scambi e baratti di ortaggi, piantine, semi ed attrezzi. Eccolo qui: Grow the Planet.
Per quanto riguarda il mio piccolo pezzo di verde, ho seminato a meta’ marzo circa, postero’ uno schemino dei vasi con il contenuto prossimamente, non appena definisco la posizione definitiva e trapianto le ultime pianticelle di zucchina.
Nella foto in alto beatevi dell’ultimo inquilino arrivato, il rosmarino strisciante o prostrato che ricade dal vaso invece di salire a cespuglio 🙂
Qui sotto abbiamo le fragole rifiorenti, due piantine di zucche uchiki kuri, lo shiso viola e piu’ sotto il trio di prezzemolo, melissa e origano in set Ikea e le piantine ancora piccine di zucchina Pattypan (quella di Farmville!) e zucchino giallo Golden Rush.
Qui sotto invece germogli di Mizuna (ortaggio giapponese a foglia) che spero rigogliera’ per le mie ricettine giappe, sotto la menta marocchina profumatissima, a lato il sorprendente fiore del cavolo verza decorativa che e’ sopravvissuto miracolosamente quest’inverno perfino ai – 15°di febbraio.
In ultima fila abbiamo piantine di pomodori perini gialli Banana legs e piantine di taccole mangiatutto o snap peas con il trespolo di bambu’ e corda che ho approntato forte di lunghi anni di esperienza costruttiva scout.
Vi sembra precario?
Ricordatevi che ogni costruzione e’ solida… con la giusta quantità di cordino 😀
Vi terrò aggiornati, questo blog in fondo è il covo delle mie passioni, cucina, cucito, maglia e crafting in generale… ora anche il giardinaggio spero ne faccia parte, pollice avvelenato a parte 🙂
È un'idea che un po' frulla anche a me… Ho se,pre tante aromatiche… Ma mi ispirerebbero che ne so…pomodorini… O melanzane… Vedremo! Cmq complimenti per il tuo!!!
buttati buttati! e' appagante anche solo vederle crescere 🙂 Magari comincia coi pomodori che sono semplici. La melanzana mi dicono tutti che e' delicata e difficilissima 🙁 piuttosto un vasetto di friggitelli mmm!! 😀