Caldo improvviso e voglia di cose fresche?
Mi son trovata davanti questo chilo di alicette invitantissime che occhieggiavano dal banco del pescivendolo e non ho potuto resistere…. Cosa c’e’ di meglio in una domenica assolata di una buona fetta di pane casereccio, qualche goccia d’olio buono ed un bicchiere di vino bianco? 😉
E così mi sono ritrovata a deliscare con perizia un chilo di alici che mi guardavano con occhio inquisitore aspettando la tragica fine.
Si perche’ parliamoci chiaro, preparare il pesce non e’ proprio una cosa piacevole ne’ per voi ne’ per il parco ittico in questione. Il metodo infallibile assomiglia più alla descrizione di una puntata di Dexter che ad una ricetta di cucina.
Si prenda la testa di un’alicetta intera tra pollice e indice della mano destra e se ne afferri saldamente il corpo con la sinistra all’altezza delle branchie: si torca la testa senza pieta’ facendo attenzione a far fuoriuscire le interiora e tirando in senso contrario estrarre la lisca che rimarra’ attaccata alla testa liberando i filetti. Deporre poi il filetto in un qualche piatto e gettare la testa e le interiora prima che gli occhi del pescetto incrocino i vostri.
Io vi avevo avvertito.
A parte questo poi l’alicetta marinata e’ davvero eccezionale specie se servita sulla bruschetta e coi delle verdurine fresche come ho fatto io. E’ un ottimo antipasto e puo’ fungere da secondo piatto se opportunamente accompagnato da contornini vari.
Perche’ dovrei sbattermi a prepararle sporcando mezza cucina invece di comprare quelle gia’ pronte al supermercato?
Perche’ queste sei sicuro di farle con pesce abbastanza fresco e non sanno di acido o acetoso cosi’ tanto da farti tossire come quelle che compri.
Non me ne voglia nessuno, magari quelle del supermercato sono fatte con il migliore pesce in circolazione ma tutto quell’aceto serve anche a rinfrescare il gusto di un pesciolino stagionato che non sarebbe mai finito in un cartoccio sul banco del pesce e questo mi basta come motivazione…
Per un tot di persone a seconda di quanto si mangia: dai 4 agli 8 commensali.
un chilo di alici fresche
6 lime o limette
aceto di riso
fiocchi di sale marino (ho usato una confezione di sale proveniente dalla Camargue, arrivato nella dispensa per caso)
timo ed erba cipollina a piacere.
Vino bianco frizzante q.b.
La lavorazione e’ molto semplice, dopo aver deliscato le alici come descritto sopra o in modo che i filetti restino interi, sciacquarli, tamponarli con scottex e adagiarli in uno strato in una teglia di vetro o ceramica. Continuare formando degli strati sovrapposti con i filetti trasversali salando con un pizzico di sale in fiocchi fra uno strato e l’altro.
A parte lavare bene i lime, spremerli e ottenere dalle meta’ utilizzate la scorza di tre frutti a julienne. Aggiungere aceto di riso in una quantità di liquido uguale a quella dei lime e mescolare condendo a piacere con pepe e due pizzichi di sale. Tritare il timo e l’erba cipollina e cospargere lo strato superiore di alici.
Facendo attenzione, versare il liquido di marinata sul pesce lentamente avendo cura che penetri tra gli interstizi. Aggiungere vino bianco fino a coprire completamente il pesce, coprire con la pellicola e marinare in frigo per almeno 6 ore. Un giorno intero e’ meglio, e’ piu’ buono!!
Volendo possiamo aggiumgere un paio di centimetri di zenzero grattuggiato e un peperoncino rosso fresco a rondelle sottili per un gusto piu’ fresco e orientaleggiante.
Sembrano proprio buone!! Anche se quando ho letto "limetta" ho pensato alla traduzione di Nigella su Gambero Rosso channel… (dove per mistero i piselli freschi diventano "taccole") 😀
hehe, comunque la limetta e' proprio un altro frutto a se', assomiglia piu' a un mandarino che al lime http://www.agraria.org/coltivazioniarboree/lime.htm