Esattamente un anno fa a quest’ora mi stavo cagarellando addosso. Stavo frugando blog e siti online alla ricerca delle tracce della maturità, invece di riposare tranquilla, stanchezza che ho poi pagato nei giorni successivi. Colta da un raptus di follia ho perfino scritto questo post, e posso assicurarvi che non ero in preda ai fumi dell’alcol. Forse ero in preda ai fumi della tensione e dell’adrenalina, perche’ leggendolo adesso non so se sarei in grado di riscrivere un tale perfetto esercizio di pazzia.
Si, me ne sto compiacendo e sto riflettendo sul fatto che studiare e presentarsi l’anno scorso agli esami di maturita’ e’ stata la sfida piu’ difficile e impegnativa della mia vita. E che le sfide di questo livello ti garantiscono una dose di adrenalina permanente fino a che la sfida non si esaurisce: non e’ stata la dose quotidiana di Polase, non sono state le attenzioni da parte degli amici (che non riusciro’ mai a ringraziare abbastanza) a tenermi in piedi fino alle 3 di ogni dannata notte; a portare avanti di giorno il mio lavoro e di sera lo studio, dieci anni dopo, di materie di cui non ricordavo nemmeno l’esistenza; della forza di volonta’ di non mollare il colpo fino a dopo l’orale. No, e’ stata la dose di adrenalina naturale che mi ha sostenuto e tenuto in piedi fino all’ultimo, che mi ha ispirato i 5 minuti di genialità e che mi ha liberato da un vecchio fantasma nell’armadio.
Vorrei che ci fosse piu’ spesso nella mia vita una scarica di adrenalina cosi’.
Anche se ti lascia a pezzi.
In bocca al lupo Azzu, domani tocca a te 🙂