Cartoomics e salone della birra artigianale…

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Chiara Bettaglio
Ama il Giappone in tutte le sue forme, quando non programma siti web, cucina, legge e cuce cosplay. Parla del Giappone anche mentre dorme.


Ieri giornata in fiera… e debutto per il mio top rosa… che devo dire ha retto molto bene lo stress, il caldo, il sudore e la piega. Ottimo ottimo, anche indossato e’ comodo. Sono proprio soddisfatta 😀

Un sacco di gente mi ha fermato per il mio cappello da Rabbid di Rayman, e ringrazio tutti specie la ragazza vestita da Itachi di Naruto che e’ stata molto simpatica, mi dispiace di conoscere molto bene Naruto ma il suo vestito era molto carino e aveva perfino le lenti a contatto rosse con le svirgolette nere alle pupille!!

E’ sempre divertente andare ad una fiera di fumetti e cartoni, anche se il Cartoomics e’ una baraonda e c’e’ poco per sedersi e riposarsi. Quest’anno niente acquisti, ho un budget ridottissimo grazie alla bolletta del gas (grazie eh? grazie mille! anzi grazie 313, 15!) e ho preferito non riempire ulteriormente la casa di cazzatielle o fumetti, che 1) ho gia’ un sacco di roba da leggere ancora in coda, e 2) se compro un altro gashapon non so piu’ dove metterlo.

No, non ho comprato nulla, e ho snobbato anche il cosplay ma semplicemente perche’ avevo voglia di girare con calma per gli stand e provare qualche gioco da tavolo. Infatti abbiamo fatto una partita a Ticket to Ride, gioco che consiste nel creare piu’ tratte ferroviarie possibili con le carte a disposizione. Sara’ che non ho colto al volo la strategia come in Power Grid ma non mi ha entusiasmato piu’ di tanto, probabilmente devo farci ancora qualche tentativo….

Il salone della Birra artigianale? Uhm…. Sarebbe pure una bella iniziativa, anzi, lodevole. I singoli birrifici sono stati molto gentili e simpatici, la birra ottima quasi dappertutto ma mi dispiace, una secca bocciatura all’organizzazione.
Il sistema consisteva nel pagamento tramite “tappi”. Cioe’, uno paga 6 euro di ingresso e accede all’area delle tre fiere, cartoomics, birra e cioccolato. Poi pero’ per la degustazione e’ obbligatorio comprare il bicchiere di vetro della manifestazione per gli assaggi. 3 EURO, mica uno come l’anno scorso. Poi ogni degustazione si paga un tappo per mezzo bicchiere (un paio di sorsi scarsi) e due tappi per un bicchiere pieno. Bicchiere trattasi di calice da vino, pero’ della grandezza di quelli da ristorante, non il baloon, proprio il calicetto penso da max 20-25cl. Vabbe’…
Codesti tappi sono la pietra dello scandalo. Insomma una fila lunga cosi’ per il bicchiere, una fila lunga cosi’ per sti tappi (e che diavolo! basi TUTTO sullo scambio di tappi? mettici 5 cassiere a cambiare gli euro in tappi! non due!) e poi fila per la salamella coi wurstel.
Arrivo presso la cassa, allungo dieci euro e mi passano sul banco 10 tappi. Scontrino fiscale manco l’ombra. Adesso io non sono una di quelle scassamaroni che vogliono lo scontrino per forza perche’ senno’ non dormo la notte ma vorrei capire come fa l’organizzazione a prendere sti soldi senza rilasciare nemmeno un foglio di carta igienica con su scritto che io ho dato dieci euro. Oltretutto i tappi eccedenti non potevano essere riconvertiti in euro. Cioe’ alla fine e’ un acquisto di materiali (tappi) in cambio dei quali vengono ceduti degli altri beni (panini, birra, caffe’, acqua).
Perche’ l’organizzazione non mi ha rilasciato uno scontrino fiscale mentre il baracchino della salamella li a fianco me lo deve fare per forza? Soprattutto perche’ l’anno scorso me lo facevano e quest’anno no? Come fanno a pagare le tasse su quello che hanno incassato?

Ecco se qualcuno me lo sapesse spiegare io sarei molto contenta. Non vorrei trovarmi a pensare che l’organizzazione di un evento cosi’ di richiamo sia un evasore.

Per il resto sono incazzata perche’ non voglio pagare due sorsi di birra 3 euro + 2 tappi. Con 5 euro nella stessa birreria ci prendo una media e quasi mezza.
Sono infatti molto grata ai birrai che mi hanno fatto assaggiare la loro birra lo stesso in un bicchiere di plastica, pagando a loro un euro direttamente. Onestamente, ho fatto solo due assaggi. Non mi piace questa imposizione che se uno non ha voglia di farsi tutto il giro della birra deve per forza comprarsi il loro bicchiere. Piuttosto che allora mettano ingressi distinti per le manifestazioni se quella della birra costa di piu’ poiche’ anche i birrai pagano per stare li’ in fiera, e uno puo’ decidere se partecipare o meno.

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