La lunga pausa estiva mi ci voleva. Ho trottato come un cavallo fino alle vacanze e comunque anche in ferie non mi sono molto riposata. D’altronde bruciarsi completamente il primo giorno di vazanze in Puglia non ha aiutato… E il campo di competenza quest’anno e’ stato piu’ massacrante del solito. Oh beh, e’ stato strepitoso e sono successe moltissime cose, ma massacrante.
Insomma sono tornata in ufficio stanca, fisicamente ma carica come una molla, e l’insieme delle due cose non giova al mio stato di salute.
Sorvolando appunto sulla Puglia, bellissima, dove tornero’ sicuramente anche se con chi dico io, il campo è stato un trampolino per tirarmi su dal torpore che mi aveva pervaso dalla fine degli esami di maturità .. A proposito, sono passata. Con 60. Ok, avrei potuto fare di piu’. Ma sono stati parecchio cattivi coi privatisti, l’altro che era con me non ce l’ha fatta. Menomale che e’ finita, non sarei riuscita a passare un altro anno a lavorare e studiare la sera e nei weekend annullando ogni tipo di intrattenimento sociale. Non e’ cambiato nulla nell’economia della mia vita: era una porta gia’ chiusa da anni per me, la ricompensa maggiore è stata la reazione della mamma, che ignara di tutto quando si e’ trovata davanti ai cartelloni dei voti, e’ scoppiata a piangere. Volevo regalarle questa notizia in un momento buio come ora, spero ne faccia tesoro e si senta finalmente orgogliosa di me.
Al campo ho potuto liberare la fotografa frustrata che c’e’ in me: ho sempre pensato di avere occhio con le inquadrature e infatti il mio buon lavoro di photoshop sistemava delle ottime foto a posteriori. Con una Eos 400D in mano ho invece scoperto di essere bravina anche in presa diretta. Oddio avevo degli ottimi soggetti a disposizione… La mia foto preferita è questa… Quando gliela stavo scattando ho sentito gli occhi di nicola dentro allo stomaco come un pugno. Le foto le devi sentire, ti cercano, non vengono da sole. Se fossi stata meno sensibile quel giorno probabilmente non avrei scattato questa foto.